Sistemazione di Piazza Marcello D’Olivo, Lignano Pineta

proposta di concorso di Carlo e Christian Toson

Un capo irrisolto

Nel disegno di D’Olivo il viale del ‘treno’ è un ‘raggio’, nervo e controcanto rispetto agli ‘archi’. La sua
geometria invita, accompagna e spinge. Camminando lungo il ‘raggio’ si capisce il significato di affermazioni
come: straight line is Godless. Ad ogni passo cercare e trovare una prospettiva nuova che la curvatura dolce
nasconde e promette. Ad ogni passo, dentro un porticato che si sente ma che non c’è, lungo un muro che a
tratti offre varchi inaspettati, aumenta il desiderio di capire quale sarà l’epilogo. Come e dove terminerà: si
sa che laggiù c’è il mare, ma ancora non si vede. Il treno entrerà prepotentemente nell’Adriatico oppure si
fermerà prima incontrando la strada che costeggia la riva?

I disegni del maestro D’Olivo, lungamente analizzati, non rispondono al quesito. In alcuni, pochi, il ‘treno’
prosegue diritto e si tuffa tra le onde con un atto di grande superbia; in un altro disegno è più mite, ed è
solamente un ramo del treno a staccarsi, a disegnare una curva quasi a perdere velocità e importanza, e
infine, dolcemente, immergersi. In altri disegni il treno, incontrando la spiaggia, si sfrangia in tanti piccoli
pezzi, quasi a farsi perdonare dell’audacia.

Il problema non è risolto e quindi non ci resta che camminare lasciando che sia la dimensione fisica a
guidarci nella misurazione dello spazio e a sorprenderci quando arriveremo. Ma all’ultima curva, quando lo
sguardo si apre finalmente a vedere la spiaggia e il mare, la delusione è grande. Un parcheggio. Il
lungomare tira diritto per la sua strada imperterrito e incurante del treno che arriva. Qualcuno, per farsi
perdonare, ha costruito uno slargo, rubando un po’ di spazio alla spiaggia – è lì che si conclude,
mestamente, il cammino.
Eppure ci aspettavamo altro. Eravamo sicuri di trovare un grande punto d’incontro tra la città ed il mare. Il
programma è chiaro. Si tratta di ricomporre la frattura tra il disegno urbano e il mare. Costruire in modo
credibile il punto in cui la città si fa riconoscere dal mare e contemporaneamente invita gli umani a capirne
il mistero.

Il percorso urbano si ferma a 200 metri dalla riva. Il progetto prevede di completare il tracciato
trasformandolo in un’accogliente oasi di verde che, nel percorso di avvicinamento, si solleva lentamente
fino ad appoggiarsi/arrivare su una grande piazza sopraelevata. Da qui è possibile ammirare la spiaggia e la
città e da qui si scende lungo una grande gradinata, che è anche luogo di sosta verso la sabbia e il mare.

Ne derivano, dunque, due ambiti distinti. Prima un salotto verde ed accogliente caratterizzato dalla
massiccia presenza arborea e poi un’area sollevata e aperta, adatta ad ospitare eventi e manifestazioni
di varia natura, nel ventre della quale si possano nascondere i mezzi meccanici ammessi all’interno di
una possibile strategia di mobilità lenta e di pedonalizzazione.

Ad arricchire il progetto è, poi, la piantumazione di essenze arboree finalizzata alla creazione di zone
d’ombra per ospitare momenti di convivialità e interazione comunitaria e, al tempo stesso, per contrastare
il fenomeno delle “isole di calore”.
Un punto dalle coordinate così importanti richiede l’inserimento di un segnale/faro: una torre di vetro
e di luce, visibile da lontano e anche di notte. Dotata di ‘foglie’ fotovoltaiche sarà in grado di
provvedere a tutta l’energia elettrica necessaria per l’illuminazione ed i servizi della piazza.

Il sistema di illuminazione a LED è stato progettato per tale scopo: accompagnerà i percorsi ciclo-pedonali
che convergeranno sulla piazza e, per il tramite dei corpi illuminanti che saranno collocati nell’area
centrale, rappresenterà uno degli elementi di particolare caratterizzazione dei nuovi spazi durante le ore
serali e notturne. Le luci a LED scelte, oltre a garantire una ridotta spesa energetica, sono state infatti
studiate per donare un’immagine personalizzabile dei luoghi, con colori differenti, utilizzabili anche in
previsione di eventi o manifestazioni.

La riqualificazione della piazza dal punto di vista ambientale è un ulteriore elemento fondamentale del
progetto, con essenze vegetali che saranno, sia esteticamente sia funzionalmente, integrate e diversificate,
in grado di creare barriere filtro nei confronti degli inquinanti atmosferici e sonori. Si prediligerà l’impiego
di specie arboree e arbustive tipiche della costa mediterranea in grado di sopravvivere con il minimo
d’acqua come le Tamerici di dannunziana memoria.

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