Completata la Residenza Universitaria delle Grazie, 120 posti letto nel cuore di Udine.
Nella consapevolezza che a Udine la domanda di residenza universitaria qualificata sia ancora alta, si inserisce il progetto della “Residenza Universitaria delle Grazie”, recupero del complesso denominato “studentato” adiacente al convento e alla Basilica delle Grazie.
Dopo una prima fase, la ristrutturazione del vecchio studentato è stata completata nell’agosto 2010, con nuovi 60 alloggi singoli per studenti e sala comune in copertura.
Si tratta di una situazione complessa ed in parte contraddittoria, vista la coesistenza di cinema, studentato ed ingresso posteriore al chiostro. Si decide di semplificarne lettura e fruizione scomponendo il problema in tre parti distinte.
– Il volume principale viene ricostruito in modo autonomo e liberato da problematiche connessioni con l’intorno; la sua facciata viene riproposta semplificando ulteriormente la composizione originaria e confermando le sinuose quinte-paravento di Ria.
– La ricostruzione dell’auditorium è stata una sfida avvincente, per una serie di soluzioni tecniche molto particolari ma obbligate per garantire la presenza al piano terra di una sala da destinare ad auditorium priva di pilastri intermedi.
Si è pertanto ricorsi a delle travi tipo Rep in campata unica aventi una lunghezza di 13 m. Una prima impresa è stata quella di farle arrivare in centro storico e poi non da meno quella della loro posa in opera, con la presenza simultanea di tre grù.
Per non parlare del fatto che le travi Rep in corrispondenza dei livelli delle camere si sono fatte predisporre con sette fori che consentissero il passaggio degli impianti, consentendoci in questo modo di rispettare le quote di livello dei vari piani obbligate dalla porzione di fabbricato non demolita, e nello stesso tempo di garantire le altezze utili dei vani richieste dalla normativa.
– La parte di collegamento con il convento, sfrangiata e piuttosto complicata, contiene funzioni di interfaccia tra il convento stesso e la residenza (archivio, refettorio), per cui si sceglie di segnare la transizione tra i due edifici in tono più sommesso, “spianando” la facciata originale ed ottenendone una di ispirazione dichiaratamente razionalista.
La realizzazione ex-novo del nuovo foyer di accesso.
A questo punto sono già tre le scelte importanti compiute nella nostra piccola “promenade architecturale”, si tratta ora di inserirne una quarta, che riguarda l’indispensabile nuovo volume del foyer di accesso all’auditorium. Il complemento volumetrico all’auditorium per le sue dimensioni e per la presenza degli altri volumi che si affacciano sul cortile, non può essere integrato nel volume preesistente.
La sua presenza inciderà e modificherà l’equilibrio della corte, ma diventerà anche il segno tangibile della contemporaneità che vogliamo, per principio, rispetto e convinzione, esprimere senza gestualità e clamori, ma tale da restituire al contesto l’equilibrio della tradizione in una rinnovata urbanità. Nasce in questo modo il nuovo foyer.
La grande ala risolve la necessità di un adeguato spazio coperto antistante agli ingressi dell’auditorium e della residenza; il volume si stacca nettamente da tutto quanto lo circonda, la lampada-lucernaio che emerge dal livello interrato si propone come punto focale e di orientamento del nuovo cortile.
Il cortile, dal quale eravamo partiti, si ripropone come spazio concluso e significante di connessione tra i nuovi e antichi, diversi edifici che lo circondano, quasi a rappresentare un nuovo e gioioso monastero metropolitano.
vedi anche : l’intervento di Flora Ruchat-Roncati a Roma.
Residenza Universitaria delle Grazie (download pdf)