Omaggio a Flora Ruchat-Roncati

È uscito il libro a cura di Serena Maffioletti, Nicola Navone e Carlo Toson sull’opera di Flora Ruchat-Roncati edito dal Poligrafo: Un dialogo ininterrotto, Studi su Flora Ruchat- Roncati (il Poligrafo, prima edizione, 2018, 236 p. , 38€)

Senza la pretesa di essere una monografia completa dell’architetto, il libro si pone come un insieme di esperienze e ricordi raccolti dai suoi collaboratori e amici più stretti.
Il libro spazia dalle sue esperienze con Aurelio Galfetti e Ivo Trümpy, i vari progetti di scuole, case, fino al progetto del Bagno di Bellinzona, dal quale inizia la ricerca sul tema dell’architettura-infrastruttura, che si sviluppa nel lavoro durato tutta una vita sulle autostrade svizzere e l’alta velocità, e che l’ha resa un architetto unico nel suo genere, e alla sua attività di ricercatore e docente al Politecnico di Zurigo (prima donna nella storia dell’università).


Dalle testimonianze emerge la centralità del luogo come elemento di indagine di Flora e si descrivono i luoghi che hanno composto la sua vita: Riva San Vitale, Roma, Zurigo e la Carnia di Leo Zanier, poeta e consorte, da dove nasce la collaborazione con Carlo Toson in numerosi progetti fra i quali la definizione del primo Albergo Diffuso.
Il quadro che ne esce è quello di una Flora dalle mille sfaccettature, sospesa fra la figura del grande architetto professionista e la personalità dolce e alla mano del bravo educatore. Flora affrontava l’architettura con rigore e severità, che non mancava di stemperare in una leggerezza e un’autoironia rare per un architetto di successo.

Questo libro è un omaggio da parte di coloro che dal loro rapporto con Flora sono usciti arricchiti, ma anche un invito a conoscere e fare ricerca su una donna che merita di essere inclusa nella storia dell’architettura moderna.

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